Cybersecurity aziendale: proteggere l'impresa con la formazione continua

Indice
- Introduzione alla Cybersecurity in azienda
- Chi è responsabile della Cybersecurity
- Perché la Cybersecurity è importante
- Quando è necessaria la formazione in Cybersecurity
- Dove e come svolgere la formazione sulla Cybersecurity
- FAQ: 10 Domande Frequenti sulla Cybersecurity Aziendale
- Vantaggi di affidarsi a Gility per la Formazione in Cybersecurity
- Per concludere: la formazione come difesa dalle minacce informatiche
La cybersecurity è un tema sempre più centrale nella sicurezza informatica di un’azienda. Con il termine cybersecurity ci riferiamo all’insieme di tecnologie, processi e pratiche progettate per proteggere reti, dispositivi e dati da attacchi, danni o accessi non autorizzati.
Le violazioni possono causare danni finanziari, compromettere la reputazione aziendale costruita negli anni e comportare anche pesanti sanzioni normative. Comprendere i rischi, adottare strategie di protezione efficaci e investire nella sicurezza informatica significa garantire la stabilità dell’azienda per un futuro più sicuro e competitivo.
Ti spieghiamo tutto nella nostra guida pratica.
Introduzione alla Cybersecurity in azienda
Le minacce informatiche rappresentano un rischio enorme per ogni tipo d'azienda e comprenderne l'impatto diventa essenziale per proteggere la propria attività.
La cybersecurity è sempre più una priorità strategica per le aziende di ogni settore e dimensione. Minacce come malware, ransomware, truffe di phishing e attacchi mirati possono compromettere dati riservati, bloccare la produttività e causare gravi danni economici e reputazionali. Ignorare la sicurezza informatica può comportare gravi conseguenze, oggi più che mai.
La cybersecurity aziendale rappresenta uno strumento strategico cruciale per garantire la sostenibilità e il successo di un'azienda nel lungo periodo.
Definizione di Cybersecurity in contesto aziendale
La cybersecurity aziendale è l'insieme di strategie, tecnologie, processi e pratiche adottate per proteggere e preservare i sistemi informatici, le reti, i dati e le infrastrutture digitali di un'azienda da attacchi informatici, accessi non autorizzati, furti di dati e altre minacce digitali.
Non riguarda però solo la protezione dei dispositivi, ma include anche la gestione dei rischi, la conformità alle normative sulla protezione dei dati, la formazione dei dipendenti sulla sicurezza informatica e le pratiche per rispondere rapidamente a eventuali violazioni.
Tipologie di minacce e attacchi informatici
Aumentare la consapevolezza sulla cybersecurity aziendale è un obiettivo fondamentale per le imprese.
Le violazioni dei dati partono spesso con un errore umano, come cliccare su un link dannoso o inviare dati tramite una connessione non sicura. Questi gesti, che sembrano innocui, possono trasformarsi in una vera crisi con conseguenze gravi per l'azienda.
Secondo il rapporto Clusit 2024 sulla Cybersecurity in Italia e nel mondo, confrontando i dati del 2019 con quelli del 2023, si evince che la percentuale degli attacchi rilevati da fonti pubbliche si aggira intorno al 60%, mentre gli attacchi classificati come “critici” o “gravi” rappresentano l’81% del totale. Particolare è il caso che un quarto del totale degli attacchi rivolti all'industria manifatturiera a livello globale riguarda le realtà italiane.
Quali sono le minacce e gli attacchi informatici più comuni?
Social engineering
Il termine “Social Engineering”, o Ingegneria Sociale, si riferisce a una serie di tecniche utilizzate dagli hacker per ottenere dati sensibili e informazioni personali attraverso l’inganno. Queste tecniche si basano su principi psicologici, in particolare sull’appeal dell’autorevolezza. I messaggi inviati sembrano provenire da fonti affidabili, creando un falso senso di sicurezza che spinge le persone a rispondere e fornire le informazioni richieste.
Si tratta in sostanza di una manipolazione psicologica per indurre le persone a rivelare informazioni riservate.
Phishing
Gli attacchi di phishing rientrano nel campo del Social Engineering. Sono mail o comunque messaggi ingannevoli che sembrano provenire da fonti attendibili e inducono a condividere credenziali, dati finanziari o informazioni sensibili. Questi messaggi sembrano stati inviati da un mittente affidabile e spesso riescono a manipolare le persone poiché si basano sulla credibilità e notorietà.
Secondo il Cybersecurity Magazine, per il 30% delle piccole imprese il phishing è la principale minaccia informatica. E sono proprio loro, le piccole imprese che devono gestire i dati dei clienti, ad avere raramente le risorse giuste per salvaguardare efficacemente questi dati da eventuali attacchi informatici.
Malware
Il malware è un codice o programma creato per danneggiare un sistema informatico o i suoi utenti e può consentire a un hacker di ottenere un accesso non autorizzato alla rete.
La maggior parte degli attacchi informatici di oggi partono da qualche tipo di malware.
In realtà questo virus non viene necessariamente programmato per danneggiare un PC o un sistema informatico, ma può anche rubare di nascosto informazioni senza essere rilevato dall'utente.
Ransomware
Il ransomware è un tipo di malware, molto dannoso, progettato per bloccare l'accesso ai dati o al sistema di un utente tramite crittografia, richiedendo poi un pagamento, o meglio un riscatto, per ripristinare l'accesso.
Denial of Service (DoS)
Un attacco DoS è un malfunzionamento dovuto a un attacco informatico al fine di rendere un servizio, un sito web o una rete non disponibili agli utenti, facendolo crushare. Il sistema viene sovraccaricato con un numero eccessivo di richieste o sfruttando le vulnerabilità di un software per bloccarne il funzionamento.
Attacchi alle password
La scelta della password è fondamentale. Una password lunga e complicata richiede più tentativi di manomissione rispetto a una password con pochi e semplici caratteri. Una ricerca realizzata della società di cybersecurity NordVpn ha messo in evidenza che gli italiani sono bravi a creare password efficaci e hanno anche buone competenze su sicurezza e privacy online.
Oltre a scegliere bene le password, è importante anche conservarle nel modo giusto, perché una violazione delle password potrebbe comportare: furti di identità, richieste di riscatto e attacchi malware.
Secondo un articolo del New York Post pubblicato a inizio anno, password semplici come "123456" vengono ancora utilizzate. Leggendo i dati della società di software anyIP, la credenziale di accesso più utilizzata è "password". Sempre secondo la loro ricerca, quasi il 50% delle password più utilizzate sono costituite da semplici sequenze di tasti composte da lettere e numeri.
Il National Institute of Standards and Technology ha pubblicato un aggiornamento delle best practice per le password, sottolineando che le password composte da 64 caratteri garantiscono la massima sicurezza di un account, mentre il minimo è costituito da 8 caratteri. E ancora, l'NIST ha incoraggiato gli utenti a utilizzare un gestore di password e implementare l'autenticazione a due fattori dove è possibile.
Attacchi insider
Le minacce interne rappresentano una delle sfide più grandi per la cybersecurity aziendale. Cosa si intende per minacce interne? Potrebbe essere un dipendente o collaboratore che sfrutta il proprio ruolo e accesso per danneggiare l'organizzazione o per averne vantaggio. Secondo il report Cost of a Data Breach di IBM, le violazioni di dati da parte di insider malevoli sono tra le più costose (costo medio di 4,99 milioni di dollari).
Una minaccia interna potrebbe anche essere qualcuno che lo è ma lo fa in modo inconsapevole, parliamo di insider negligenti. Sempre secondo lo studio di IBM, il 95% degli attacchi informatici deriva da errori umani. Gli errori più comuni sono cliccare su link di phishing o condividere informazioni sensibili senza le dovute precauzioni.
Ci sono poi insider compromessi. Sono persone le cui credenziali sono state rubate da esterni, rendendoli così complici involontari. Di solito, gli insider compromessi, sono il risultato di un comportamento negligente.
Attacchi AI
L'intelligenza artificiale può avere tanti utilizzi e purtroppo anche risvolti negativi, perché sempre più attacchi informatici vengono realizzati proprio con l'uso dell'AI. Come viene impiegata? I cybercriminali stanno sfruttando l'AI per migliorare phishing, deepfake, malware e attacchi automatizzati, utilizzando l'intelligenza artificiale per creare mail di phishing convincenti, ingannando così gli utenti con messaggi realistici.
Statistiche e tendenze: perché ogni azienda, a prescindere dalle dimensioni, è potenzialmente a rischio
Secondo i dati del rapporto CLUSIT 2025, lo scorso anno il numero di attacchi informatici gravi in Italia è aumentato del 15%. La minaccia più forte nel nostro Paese resta il malware, seguita dal phishing. Le PMI sono quelle più a rischio da parte degli attacchi informatici perché non c'è ancora una formazione adeguata sull'argomento, ma soprattutto, non c'è una costante formazione perché le minacce digitali si evolvono, crescono e diventano più difficili da individuare, anche a causa dell'uso sempre più crescente dell'AI.
Negli ultimi anni c'è stati un aumento degli attacchi hacker al settore pubblico, e l’Italia è tra i Paesi che ha subito più attacchi. Ben il 74% delle grandi aziende italiane ha registrato un aumento dei tentativi di attacco informatico, e più del 10% ha subito conseguenze gravi.
Leggendo i dati della ricerca fatta dall’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano, emerge che la cybersecurity è una delle priorità su cui investire per le grandi aziende (il 62% delle imprese ha aumentato le risorse per questo campo nel 2023), ma l'Italia resta ancora ultima tra i Paesi del G7 per rapporto mercato/PIL.
E ancora, leggendo il report, il 71% delle grandi aziende ritiene che la formazione e la sensibilizzazione dei dipendenti in cybersecurity è necessaria più che mai, affidandosi anche a consulenti esterni per applicarla.
Lo skill gap in tutto il nostro Paese è ancora molto alto. Sussistono, nonostante gli aumenti, ancora pochi investimenti in cybersicurezza, ma anche lacune e mancanze nelle competenze digitali. L'Italia resta infatti ancora in posizioni basse riguardo l’indice DESI della Commissione Europea per competenze digitali. Ovviamente il fattore umano è essenziale; non possiamo pretendere che le aziende diventino più digitalizzate soltanto adottando nuovi e moderni hardware e software, ma bisogna rendere le persone più digitalizzate, con upskilling e reskilling mirate.
Dal contesto emergente dei dati analizzati, risulta sempre più evidente la necessità di un approccio integrato alla cybersecurity, che vada oltre le semplici misure difensive.
È fondamentale sviluppare un sistema completo di gestione del rischio informatico che comprenda diverse fasi, ossia:
identificare e riconoscere in modo proattivo le possibili vulnerabilità e minacce emergenti in un panorama digitale in continua evoluzione;
analizzare ed esaminare l'origine e il potenziale impatto di ciascun rischio identificato;
valutare sia la probabilità che l'entità del danno potenziale per stabilire successivamente cosa fare;
gestire e implementare delle valide strategie di risposta in base al rischio.
Stiamo però imparando a gestire meglio le violazioni informatiche; rispetto al 2023, la percentuale di chi sa come comportarsi a seguito di una violazione del genere è passata dal 45% a 49%. Un piccolo passo, certo, ma è un dato che può continuare a crescere.

Cybersecurity: difendi la tua azienda con la formazione
Il rischio si riduce con le competenze giuste
Chi è responsabile della Cybersecurity
La responsabilità della cybersecurity in un'azienda può essere suddivisa tra diverse figure in base alle dimensioni dell'organizzazione. Di solito, nelle PMI la cybersecurity è affidata a chi si occupa dell'IT di un'azienda, ma le due figure non hanno gli stessi compiti: ci vogliono persone qualificate con specifiche mansioni. La figura di riferimento è il CISO (Chief Information Security Officer).
Il CISO è il responsabile principale della sicurezza informatica, i suoi compiti sono quelli di supervisionare le strategie e le procedure per proteggere i dati aziendali. A occuparsi della cybersecurity possono essere sia dipendenti dell'azienda che consulenti esterni, e se in azienda non c'è questo tipo di figura, ci si può affidare anche a qualche collaboratore.
Obblighi del datore di lavoro: requisiti legali e responsabilità nella protezione dei dati
I datori di lavoro sono responsabili se si verificano violazioni dei dati, anche nel caso di un danno potenziale. Sono tenuti ad adottare misure tecniche e organizzative adatte per proteggere i dati personali da accessi non autorizzati, perdite o distruzioni. La mancanza di questi obblighi prevede sanzioni amministrative ma anche danni di reputazione per l'azienda. I datori di lavoro possono incaricare dei responsabili del trattamento dei dati, ovviamente queste figure dovranno avere una formazione adeguata in merito.
Il datore di lavoro ha quindi la responsabilità di garantire la conformità al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e alle normative nazionali vigenti, ma anche di informare gli interessati in caso di violazioni ad alto rischio. Secondo il Regolamento (UE) 679/2016, il mancato rispetto degli obblighi può comportare multe salate anche fino a 20 milioni di euro o sanzioni amministrative equivalenti al 4% del fatturato globale annuo dell'impresa.
In sostanza, la protezione dei dati richiede un approccio che coinvolge diverse figure disegnate, ma la responsabilità ultima ricade sempre sul datore di lavoro in qualità di titolare del trattamento.
Non dimentichiamo che per i consumatori affidarsi ad aziende che sappiano come trattare i propri dati è fondamentale: più del 70% degli utenti non acquisterà da imprese di cui non si fida riguarda la gestione e protezione dei propri dati.
Riferimenti legislativi italiani
In Italia quali sono i riferimenti legislativi riguardo la gestione e il trattamento dati? Esistono una serie di normative, la principale è il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), il regolamento europeo sulla protezione dei dati personali.
GDPR (Regolamento UE 2016/679)
Il GDPR è composto da 99 articoli, ed è un documento importante perché rappresenta il riferimento principale in materia di protezione dei dati personali in tutta l'Unione Europea. Stabilisce i principi fondamentali per il trattamento dei dati, come archiviare e custodire nel modo corretto i dati personali che vengono affidati ad una azienda, tramite dichiarazioni cruciali quali il consenso informato, la garanzia di sicurezza e le finalità dei dati raccolti. Definisce poi i diritti degli interessati e gli obblighi per i titolari del trattamento.
Le norme del GDPR sono applicabili anche alle imprese fuori dall’UE ma che offrono servizi o prodotti nel mercato dell'Unione Europea.
Questo regolamento è operativo dal 25 maggio 2018.
D.Lgs. 196/2003 e integrazione D.Lgs. 101/2018: codice in materia di protezione dei dati personali
Il Decreto Legislativo 196/2003, è noto come Codice della Privacy ed è stato aggiornato dal D.Lgs. 101/2018 per adeguarsi al GDPR. È un testo unico italiano che comprende tutte le norme nazionali riguardo la tutela dei dati personali. Con la nuova integrazione il testo mantiene le specificità italiane, come il trattamento di dati in ambito sanitario, giudiziario e amministrativo e inoltre introduce le sanzioni amministrative e penali in caso di violazione delle norme sulla privacy.
D.Lgs. 82/2005: Codice dell’amministrazione digitale
Il D.Lgs. 82/2005 è un testo unico riguardo la digitalizzazione nella Pubblica Amministrazione. Trattandosi di un codice che tratta una materia soggetta a continua evoluzione, è un testo che subisce periodici aggiornamenti. Il suo scopo è quello di fornire indicazioni sulla corretta gestione di documenti informatici e processi amministrativi digitalizzati.
D.Lgs. 231/2001: responsabilità amministrativa degli enti
Il Decreto Legislativo 231/2001 è una norma che ha introdotto per la prima volta in Italia la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, società e associazioni anche prive di personalità giuridica. Infatti, prima di questo decreto, vigeva il principio "societas delinquere non potest" (le società non possono delinquere), secondo cui solo le persone fisiche potevano essere ritenute penalmente responsabili. In sostanza, prima di questa legge, solo le persone reali potevano essere punite per i crimini.
Questo decreto incentiva quindi le organizzazioni a implementare sistemi di prevenzione e controllo interno anche in materia di crimini informatici.
Ruoli e competenze coinvolte (IT Manager, CIO/CTO, HR Manager, responsabili di funzione)
La cybersecurity aziendale deve essere ben programmata e richiede una stretta collaborazione tra diversi ruoli e competenze.
L'IT Manager è il responsabile del reparto informatico di un'azienda, si occupa della gestione dell'infrastruttura IT e delle soluzioni di protezione dei sistemi informatici di un'organizzazione. Gestisce anche progetti e budget al riguardo.
Il Chief Information Officer (CIO) o direttore informatico, definisce la strategia IT in base agli obiettivi aziendali. Collabora a stretto contatto con il Chief Technology Officer (CTO) - una figura esecutiva - che si occupa della ricerca e implementazione di soluzioni tecnologiche innovative.
L'HR Manager è il responsabile delle Risorse Umane e il suo compito è quello di gestire e coordinare ogni attività che riguarda il personale aziendale.
In un'azienda poi non mancano i responsabili di funzione che gestiscono specifiche aree o dipartimenti dell'organizzazione. Ogni responsabile di funzione ha un ruolo cruciale e il fine è quello di assicurarsi che ogni dipartimento funzioni in modo efficiente contribuendo in questo modo al raggiungimento degli obiettivi aziendali prefissati.
Importanza della cultura aziendale: tutti i dipendenti sono coinvolti
Indipendentemente da queste figure, ogni dipendente ha un ruolo cruciale per il benessere di un'azienda. La cultura aziendale è fondamentale per il successo di un’organizzazione. Una cultura aziendale solida, dove la formazione è valorizzata, permette di creare un ambiente di lavoro positivo, dove i dipendenti si sentono apprezzati e motivati.
Cultura aziendale e cybersecurity sono interconnesse tra loro, perché una cultura aziendale che si batte sull'importanza della cybersecurity aiuta a educare i propri dipendenti sui rischi e le minacce informatiche, implementando per esempio una formazione costante.
Incoraggiare la cultura della cybersecurity insegna anche ai dipendenti a essere più responsabili con gli strumenti digitali e meno negligenti. Le politiche di sicurezza e le best practice sull'uso dei device, ma anche la scelta di password sicure, per esempio, sono tutti modi di aiutare le persone a lavorare meglio e in un clima più sereno.
Tutte le figure, indipendentemente dalle proprie mansioni, devono poter dialogare insieme: la collaborazione tra IT, risorse umane, e altri dipartimenti è fondamentale per affrontare le minacce informatiche in modo efficiente ed efficace.
Perché la Cybersecurity è importante
La cybersecurity è fondamentale per proteggere le aziende da attacchi informatici che possono causare danni significativi. Questi attacchi possono portare a furti di identità, estorsioni e perdite di dati sensibili, compromettendo così la sicurezza delle informazioni aziendali.
Senza un programma di sicurezza informatica, la tua organizzazione non può difendersi dalle campagne di violazione dei dati, il che la rende un bersaglio per attacchi hacker.
Le interruzioni temporanee delle attività possono poi anche tradursi in perdite finanziarie e, nei casi più gravi, nella chiusura definitiva dell'azienda. Investire nella cybersecurity è essenziale per garantire la continuità operativa e la protezione delle informazioni.
Conseguenze di una violazione: danni economici, reputazionali e legali
Le violazioni della sicurezza informatica possono provocare danni significativi. Una violazione della cybersecurity può causare gravi danni economici, con costi associati per ripristinare i sistemi compromessi, ma anche per rimediare alle perdite di dati e alle interruzioni operative, tra cui la perdita di fatturato durante i periodi di inattività.
Le aziende possono subire danni reputazionali, perdendo la fiducia dei clienti e dei partner commerciali perché questi non si fideranno più di collaborare con un'organizzazione che oggi ha ancora delle problematiche evidenti con la sicurezza informatica. Questa svalutazione comporta anche una conseguente diminuzione di valore del marchio e difficoltà nell'acquisizione di nuovi clienti.
Infine, ci possono essere conseguenze legali, con sanzioni e multe derivanti dal mancato rispetto delle normative sulla protezione dei dati che abbiamo visto essere davvero onerose, vedi le sanzioni per violazione del GDPR (fino al 4% del fatturato globale).
Aumento degli attacchi informatici e sofisticazione delle minacce
Gli attacchi informatici sono sempre di più e diventano sempre più sofisticati. Secondo un report Trend Micro, gli attacchi ransomware negli ultimi anni sono aumentati del 150%. È evidente un'espansione del mercato del cybercrime, con tecniche sempre più avanzate per infiltrarsi nei sistemi aziendali, rubare informazioni sensibili e causare danni. Anche l'AI è sempre più impiegata per gli attacchi informatici, in particolare in combinazione con l'ingegneria sociale.
Le aziende devono aggiornare costantemente le misure di sicurezza per proteggere le loro risorse digitali.
Vantaggi competitivi nel proteggere le informazioni: fiducia di clienti, partner e fornitori
Un'azienda che dimostra un forte impegno nella protezione delle informazioni guadagna la fiducia dei clienti, dei partner commerciali e dei fornitori, differenziandosi in maniera positiva rispetto a competitors meno sicuri. Questo perché gli utenti sono sempre più attenti alla sicurezza dei loro dati personali. Inoltre le imprese vogliono collaborare con chi garantisce loro la sicurezza dei dati, evitando rischi di fughe di informazioni o attacchi informatici.
Quando è necessaria la formazione in Cybersecurity
Oggi la formazione in cybersecurity è fondamentale e parte integrante della formazione dei dipendenti, diventando col tempo un vero e proprio investimento strategico per qualsiasi tipo di organizzazione. Tutti i dipendenti dovrebbero ricevere una formazione in cybersecurity, in particolare quelli che ricoprono ruoli specifici, come chi si occupa di IT e sicurezza informatica. Deve poi essere sempre contestualizzata al settore e ai rischi specifici di ogni comparto dell'azienda.
Momenti chiave per l’azienda
Quali sono i momenti migliori in cui l'azienda dovrebbe avviare corsi di formazione in cybersecurity?
Onboarding di nuovi dipendenti
Tutti i nuovi dipendente di un'azienda dovrebbe ricevere una formazione in cybersecurity adeguata proprio come parte del processo di onboarding. In questo modo vengono stabilite le pratiche di sicurezza che devono essere seguite, in particolare come gestire password, come comportarsi con email sospette e accessi ai sistemi aziendali.
Aggiornamenti periodici
La formazione in cybersecurity non dovrebbe essere un evento unico, ma piuttosto un processo continuo. Gli aggiornamenti periodici vanno fatti quando vengono introdotte nuove normative, anche per garantire comprensione e conformità ai nuovi codici. Inoltre, se vengono adottati nuovi sistemi di sicurezza o procedure, i dipendenti dovranno essere informati su tali cambiamenti.
Adozione di nuove tecnologie
Se l’azienda implementa nuovi software, nuove tecnologie o sistemi, è importante garantire una formazione adeguata su come utilizzarli in modo sicuro.
Frequenza e aggiornamento: la necessità di corsi di richiamo in base alle evoluzioni delle minacce
Con l'evoluzione delle minacce informatiche, è importante aggiornare in modo costante la formazione per affrontare nuove tecniche di attacco. Mantenere i dipendenti aggiornati sulle ultime minacce informatiche e sulle migliori pratiche di sicurezza è essenziale per garantire la protezione dell'azienda.
Inoltre, se l’azienda subisce un attacco informatico, è importante organizzare una nuova formazione mirata per analizzare l’accaduto e migliorare così le misure di prevenzione.
La formazione in cybersecurity deve essere vista come un processo continuo e adattivo, non come una serie di eventi isolati. Le minacce informatiche cambiano e sono sempre in evoluzione. Oltre a dei corsi base, dovrebbero essere integrati anche dei corsi di richiamo in modo da aiutare i dipendenti a essere sempre informati sulle ultime minacce e su come affrontarle, trasformando così la consapevolezza in un vantaggio strategico per la propria azienda.
Pianificare i momenti in cui formare il personale e stabilire una periodicità adatta aiuta a ridurre il rischio di attacchi migliorando la consapevolezza aziendale sulla sicurezza informatica.

La newsletter di Gility per fare luce sulla formazione aziendale
Ricevi ogni mese risorse, articoli e approfondimenti.
Indicazioni normative internazionali
Le indicazioni normative internazionali riguardo la cybersecurity aziendale sono un insieme di regolamenti e linee guida sviluppati a livello globale per proteggere i dati e le infrastrutture dalle minacce informatiche. Garantiscono quindi la sicurezza delle informazioni, aiutano a prevenire attacchi e a conformarsi agli obblighi legali vigenti.
ISO/IEC 27001
L'ISO/IEC 27001 è uno standard internazionale per la gestione della sicurezza delle informazioni. Lo si applica a qualsiasi organizzazione e stabilisce un sistema di gestione della sicurezza delle informazioni (ISMS) aiutando le aziende a proteggere a proteggere i propri dati. Aiuta a proteggere le informazioni sensibili da accessi non autorizzati, modifiche e distruzioni. Inoltre, la gestione proattiva dei rischi aiuta a ridurre la probabilità di incidenti di sicurezza, a proteggere i dati e a garantire la continuità operativa.
È stato sviluppato dall'International Organization for Standardization (ISO) e dalla International Electrotechnical Commission (IEC).
ISO/IEC 27002
L’ISO/IEC 27002 è uno standard internazionale che detta le linee guida e le best practice per la gestione della sicurezza delle informazioni. È correlato alla norma precedente, l'ISO/IEC 27001. Include anche misure tecniche, organizzative e fisiche per garantire la sicurezza delle informazioni. Può essere applicata a tutte le aziende, indipendentemente dal settore o dalle dimensioni, che vogliono implementare e migliorare la gestione della sicurezza informatica.
Framework NIST Cybersecurity Framework
Il NIST Cybersecurity Framework (CSF) è un insieme di linee guida sviluppato dal National Institute of Standards and Technology (NIST) degli Stati Uniti per guidare le aziende a gestire e migliorare la sicurezza informatica. Si tratta di uno strumento utilizzato in tutto il mondo per proteggere reti, dati e infrastrutture critiche da minacce cyber.
È molto flessibile, perché si conforma con tutte le normative di sicurezza come GDPR, ISO/IEC 27001 e NIS2. Possono usufruire di questo framework lsia e PMI che le grandi aziende.
Dove e come svolgere la formazione sulla Cybersecurity
La formazione sulla cybersecurity può essere erogata attraverso diversi canali e metodologie, come canali online, workshop ma anche simulazioni dal vivo, personalizzando l'esperienza formativa in base alle esigenze del team aziendale.
Formazione in presenza o formazione online? Vantaggi e svantaggi
La formazione aziendale può essere fatta sia in presenza che attraverso la formazione online a distanza. Entrambe le modalità sono molto valide, presentano vantaggi e svantaggi. Analizziamole insieme.
La formazione in presenza ha come primo vantaggio un'interazione diretta che è molto importante in questo ambito perché chi partecipa può fare domande e avere risposte in tempo reale, oltre ad avere una supervisione immediata, coinvolgendo così in modo più diretto tutta la platea con una partecipazione attiva. In presenza possono anche essere fatte delle simulazioni realistiche, replicando possibili cyberattacchi in un ambiente controllato.
Gli svantaggi della formazione in presenza potrebbero essere i costi da sostenere per i partecipanti ma anche per organizzare i corsi di formazione, come il reperimento della giusta location o i materiali necessari per una formazione sul posto. Sicuramente è una modalità meno flessibile rispetto alla formazione online a cui siamo sempre più abituati e che tendiamo a preferire per la sua adattabilità.
La formazione online è sicuramente molto più flessibile rispetto a quella in presenza perché i partecipanti possono organizzarsi in base ai propri impegni e seguire i corsi in qualsiasi momento e luogo. Un altro vantaggio di una formazione digitale è il continuo aggiornamento dei materiali da poter studiare e consultare in base al crescere delle nuove minacce che, come abbiamo visto, sono sempre diverse e più organizzate. La formazione online è sicuramente la scelta da fare se si desidera un percorso di apprendimento su misura e personalizzato. È inoltre meno dispendiosa perché per accedervi c'è bisogno solo di un device e una connessione internet.
E gli svantaggi? L'interazione non è diretta, nel senso che c'è meno coinvolgimento perché non avviene in aula dove ci si trova di fronte a un formatore e insieme a una classe o al proprio team, quindi c'è più difficoltà ad avere un confronto diretto. Replicare scenari e simulazioni pratiche non è immediato e d'impatto come quando lo si fa in presenza, e la resa può essere meno efficace.
Una soluzione però potrebbe essere una formazione ibrida, in modo da permettere a tutti di partecipare, di accedere a un percorso flessibile e su misura, ma che sia anche coinvolgente e diretto. Ovviamente bisogna sempre considerare le esigenze dell'azienda e del suo team, ma anche la disponibilità di budget e gli obiettivi formativi prefissati, considerando che un'adeguata formazione in cybersecurity deve essere continua per adeguarsi allo scenario contemporaneo.
Metodologie didattiche
Analizziamo nel dettaglio le possibili metodologie didattiche, sia in presenza che con la formazione online, a cui un'azienda può accedere.
E-learning
L'e-learning è una modalità di formazione aziendale online sempre più diffusa e scelta per la sua flessibilità. Permette ai dipendenti di apprendere in autonomia grazie l'utilizzo di piattaforme online con video, quiz, e-learning interattivo, casi studio e materiali scaricabili. Comprende continui aggiornamenti e può essere seguita dove e quando si vuole.
Workshop
I workshop sono sessioni di formazione che possono essere realizzate in presenza ma possono essere anche virtuali. Offrono un’esperienza di apprendimento interattiva e coinvolgente rispetto a classiche lezioni frontale anche attraverso delle esercitazioni su possibili minacce e come applicare le procedure di sicurezza. Facendo un workshop in sede, c'è più possibilità di fare domande sul posto ai docenti ma anche di avere un confronto con gli altri partecipanti alla formazione.
Simulazione attacco phishing
Una simulazione attacco phishing è tra le metodologie di apprendimento più efficaci per chi cerca una formazione in cybersecurity aziendale perché è molto più pratica che teorica. Questo perché mette in atto, attraverso una simulazione in un ambiente controllato, un possibile attaccato cyber. La finalità è quella di mostrare nel dettaglio i rischi informatici, imparare a riconoscerli e a gestirli, passo dopo passo, guidati da una figura esperta.
Importanza di scegliere partner e consulenti specializzati: soluzioni di formazione finanziata o agevolazioni per le aziende
Nel panorama della formazione aziendale ci sono diverse realtà che si occupano di erogare corsi, sempre aggiornati, nel campo della sicurezza informatica.
La scelta della migliore soluzione va fatta analizzando diversi parametri. È importante affidarsi a consulenti esperti del settore, che conoscono nello specifico le minacce e che sapranno fornire e garantire un percorso su misura in base al tipo di azienda ma anche in base alle minacce attuali più pericolose con cui un'azienda può venire a contatto.
I percorsi formativi possono essere finanziati o comunque le aziende possono ottenere delle agevolazioni grazie ad agevolazioni come fondi interprofessionali, avvisi e bandi.
Gility offre diverse tipologie di corsi sulla cybersecurity, a partire da corsi di educazione sulla protezione delle minacce, a come gestire e riconoscere gli attacchi phishing, ma anche corsi sull'ingegneria sociale e il fattore umano nella sicurezza informatica.

FAQ: 10 Domande Frequenti sulla Cybersecurity Aziendale
Qual è la differenza tra cybersecurity e protezione dati?
La prima include tutte le misure tecniche e organizzative per prevenire attacchi informatici, mentre la protezione dati si riferisce più specificamente alla tutela delle informazioni personali e sensibili.
Ogni azienda ha davvero bisogno di un piano di cybersecurity?
Sì, qualsiasi azienda che raccoglie e gestisce dati o sistemi informatici è esposta a potenziali attacchi.
Quali sono le minacce informatiche più comuni?
Phishing, ransomware, malware e attacchi di social engineering sono i principali metodi usati dai cybercriminali.
Quanto costa un corso di formazione in cybersecurity?
I costi variano a seconda del livello di approfondimento e della modalità (online o in presenza). Spesso esistono fondi e agevolazioni che riducono l’investimento.
Ogni quanto tempo bisogna rinnovare la formazione?
Idealmente, almeno una volta all’anno o in occasione di importanti aggiornamenti tecnologici o normativi.
Posso svolgere un test di phishing interno alla mia azienda?
Sì, molti provider offrono simulazioni di attacco phishing per valutare il grado di consapevolezza del personale.
Quali standard normativi dovrei considerare?
Oltre al GDPR, standard come ISO 27001 stabiliscono linee guida per la gestione della sicurezza delle informazioni.
In caso di attacco informatico, come reagire?
Attivare immediatamente il piano di risposta alle emergenze (Incident Response Plan), avvisando i reparti IT e le autorità competenti se necessario.
La cybersecurity è solo un problema del reparto IT?
No, coinvolge tutti in azienda. Ogni dipendente è un potenziale punto di accesso per i cybercriminali.
Come valutare l’efficacia della formazione?
Attraverso test periodici, questionari, simulazioni e KPI (Key Performance Indicators) che misurino riduzione di incidenti e vulnerabilità.
Vantaggi di affidarsi a Gility per la Formazione in Cybersecurity
La scelta di un partner qualificato per la propria formazione aziendale consente di affidarsi a programmi formativi efficaci ottimizzando l'investimento economico e proteggendo l’azienda da minacce sempre più mirate.
Scegliere Gility significa avere:
piani formativi su misura, la formazione personalizzata è molto importante e va valutata in base al tipo di azienda e ai suoi obiettivi in materia di sicurezza digitale. In questo modo l'apprendimento sarà più efficace perché pensato su misura per il proprio team e rispondente a bisogni aziendale specifici;
consulenza specializzata, trattandosi di un argomento complesso e delicato, diventa imperativo affidarsi a esperti di cybersecurity così da adottare strategie mirate e conoscere nel dettaglio le best pratices per proteggere i dati aziendali, nonché ricevere aggiornamenti costanti per ottenere competenze sempre allineate alle ultime tecniche di cyberattacco;
riduzione dei rischi informatici, avere un team formato significa essere proattivi nella lotta contro gli attacchi informatici. Questo vuol dire ridurre il rischio di violazioni, perdite di dati e danni economici di tutta l’azienda.
Leggi la guida dedicata: costruire la formazione aziendale
Una realtà con personale altamente formato in cybersecurity aziendale è un'attrattiva per i clienti anche perché
l’azienda viene percepita come affidabile e al passo coi tempi, dimostrando di avere una solida gestione, essere responsabile e più sicura rispetto ai propri competitors.
La formazione costante in cybersecurity non deve essere vista come un costo ma un investimento a lungo termine.
Elenco di alcuni corsi disponibili su Gility sulla cybersecurity
Proteggere i Dati Partendo dalla Cyber Security Awareness
Cyber Security Superhero - Livello Avanzato
Cyber Security - Total Defense
Cyber Security Human Factor - Livello Base
Cyber Security - Tutela dei dati e delle informazioni aziendali
I fondamenti della Cyber Security
Come proteggerti dagli attacchi di phishing
Disponibilità di percorsi finanziati: come Gility supporta le aziende nell’ottenere fondi e agevolazioni
Gility progetta soluzioni formative su misura che anticipano le esigenze del mercato, rafforzando la competitività dell'azienda. Grazie a Gility avrai la possibilità di recuperare fino al 100% dei costi sostenuti nella formazione del tuo team.
Il metodo Gility è stato ideato per rispondere a ogni necessità formativa, liberando così la tua impresa dal peso della burocrazia e semplificando la selezione e la gestione dei fornitori, corsi e docenti. In questo modo la formazione diventa un percorso semplice, efficiente e soprattutto trasformativo.
Grazie alla consulenza di esperti del settore, potrai beneficiare di piani formativi personalizzati per un’esperienza d’apprendimento su misura. Gility infatti offre una piattaforma digitale intuitiva che facilita la gestione della formazione, dalla creazione dei piani formativi alla pianificazione delle lezioni in diretta e al monitoraggio dei progressi, fornendo un supporto continuo.
Leggi la nostra guida: finanziare la formazione in azienda
Per concludere: la formazione come difesa dalle minacce informatiche
Le minacce informatiche sono in aumento e stanno cambiando, adattandosi alle nuove tecnologie e a un panorama sempre più mutevole. Solo una formazione continua permette di ridurre al minimo i rischi, a partire dal fattore umano che poi è quello più a rischio quando si tratta di attacchi informatici.
Nel mondo, secondo il rapporto di Cisco dello scorso anno, solo il 3% delle aziende è davvero in grado di gestire con successo una situazione di attacco. Il 60% delle PMI chiude entro 6 mesi da un attacco informatico grave e, secondo i rapporti IBM, un cyberattacco può costare fino a 3,74 milioni di euro.
In questo contesto con dati così allarmanti, la formazione in cybersecurity non è più un costo, ma un investimento. La cybersecurity è fondamentale per proteggere dati sensibili, garantire la continuità operativa e rispettare le normative.
Affidati a Gility, costruisci con i nostri esperti percorsi di formazione su misura, progettati per rispondere alle esigenze specifiche di ogni azienda.
Se sei un HR Manager, L&D Manager o un Manager aziendale, scopri come migliorare la sicurezza informatica della tua azienda con Gility. Ricorda: la sicurezza non è un optional, è il futuro della tua azienda.
Contattaci oggi stesso per informazioni sui corsi e sulle possibilità di finanziamento per la formazione.