Innovazione nella formazione aziendale: Insight dal Forum delle Risorse Umane 2023
Indice
Il Forum delle Risorse Umane 2023, giunto alla 15° edizione, rappresenta ogni anno un osservatorio privilegiato nella comprensione delle dinamiche del lavoro e del people management. Quest’anno ha coinvolto oltre 2.000 partecipanti nell’arco di tre giornate di cui oltre 250 speaker, tra HR director altre personalità di primo piano del mondo accademico e professionale nella cornice del Magna Pars di Milano. Con Gility ne siamo stati Content Partner per portare il nostro contributo alla conversazione sull'evoluzione del settore.
I temi chiave del settore HR
L’evento è stato occasione per esaminare le principali sfide del talent acquisition e retention, del Learning & Development, impatto dell'Intelligenza Artificiale nei processi HR. Il dibattito ha anche evidenziato focus come welfare aziendale, salute e sicurezza sul luogo di lavoro, diversità e inclusione e sostenibilità delle aziende.
Con una serie di interventi di valore, i leader del settore hanno esplorato come le nuove tecnologie e metodologie stiano trasformando il modo in cui le aziende fanno evolvere i propri dipendenti, delineando un futuro del lavoro sempre più dinamico e centrato sulla persona.
Learning Evolution, riflessioni dal panel di Gility
Il mondo del Learning & Development sta vivendo una fase di profonda trasformazione. Qual è lo stato dell'arte della formazione aziendale nel contesto italiano? Quali sono i trend e le innovazioni che stanno veramente facendo la differenza nel settore della formazione aziendale in Italia?
Abbiamo risposto a queste domande con una recente ricerca sviluppata da Gility su un campione di 64 aziende che ha mappato l'attuale scenario e permesso di analizzare le principali traiettorie della formazione aziendale in Italia, sottolineando le esigenze e le aspettative degli HR e L&D manager italiani.
La survey ha rivelato che l’84,7% delle aziende intervistate, più di 8 aziende su 10, considera la formazione aziendale un tema centrale, questo dato positivo mette in luce come il ruolo dell'apprendimento continuo sia considerato strategico. Ciò implica un riconoscimento crescente dell'importanza di investire in formazione per garantire la crescita e lo sviluppo sia professionale che personale dei dipendenti.
Ma andando in profondità, c'è un sottile paradosso ed emergono dati in contrapposizione: proprio nel momento in cui l'apprendimento è visto come una parte cruciale della strategia, coloro che in azienda hanno il mandato di realizzare un'agenda di sviluppo delle competenze descrivono sfide importanti.
Ne abbiamo parlato sotto la guida di Flavio Molinari, CSO & Co-Founder di Gility, nel panel dedicato "Learning Evolution: uno sguardo al futuro della formazione aziendale tra metodi, processi e tecnologia" che insieme a quattro responsabili del personale di aziende di settori differenti (software house, automotive, sanitario e formazione) ha discusso i temi chiave emersi dalla ricerca e dialogato su come le nuove tecnologie e metodologie stiano ridefinendo l'apprendimento nelle aziende.
Secondo dati BCG, in Italia investiamo solo 5 Miliardi di euro in formazione, la metà della Francia e poco più di un quarto del Regno Unito. Se nelle grandi organizzazioni c'è consapevolezza e sensibilità sull'offrire piani di apprendimento continuo, solo il 58% delle PMI e micro imprese offre formazione alle proprie persone e si limita ancora a fornire solo la formazione obbligatoria e normativa, come quella su Salute e Sicurezza (il 40% del totale della formazione erogata).
La discussione, insieme a Silvia Boffo, responsabile HR di Ceccato Automobili, Alessandra Laurenza, Head of People & Culture di Akeron, Francesco Basile, Direttore della Corporate Academy Bosch-TEC e Marco Fadda, Group Head of Learning and Development del Gruppo Humanitas, ha analizzato i dati e ragionato su esperienze concrete.
Silvia Boffo ha sottolineato l'importanza di innovare nei programmi di formazione per trattenere e formare le nuove generazioni. L'approccio aziendale non si limita al compenso, ma si estende allo sviluppo di percorsi formativi che rispondono alle aspettative dei giovani talenti.
Alessandra Laurenza ha illustrato come l'azienda abbia investito nella costruzione di un’Academy, utilizzando tecnologie come il microlearning per coprire vari ambiti aziendali. Questo approccio ha rafforzato la proposta di valore di Akeron, rendendola più attrattiva per i talenti.
Bosch Italia bilancia aspetti comportamentali e competenze tecniche. Francesco Basile ha evidenziato come il coinvolgimento dei collaboratori sia fondamentale per il successo dell'azienda.
Infine, Marco Fadda ci ha mostrato come la formazione possa fungere da catalizzatore per il progresso nella sanità italiana. In un'epoca in cui le risorse finanziarie sono limitate e i carichi di lavoro sono impegnativi, la formazione emerge come una leva strategica per migliorare le competenze dei professionisti sanitari e rendere il sistema sanitario italiano più attraente per i talenti.
Quali sono le resistenze alla formazione?
Gli esperti ha anche discusso perché in Italia sia ancora complesso fare formazione la formazione aziendale, identificando fattori come la resistenza culturale, questioni economiche legate alla misurazione del ROI (il ritorno sugli investimenti e il valore a lungo termine sulla formazione), la difficoltà di misurare le soft skill in modo oggettivo, la percezione di tempo perso e la paura di aumentare eccessivamente l'employability dei dipendenti, facilitando così un turnover elevato.
In conclusione, il Forum Risorse Umane 2023 è stato l'occasione per aprire un dialogo su un settore complesso, frammentato ma in continua evoluzione e ci auguriamo di aver offerto un contributo positivo e di valore insieme agli speaker del nostro panel.
Learning Evolution: sfide e opportunità della formazione aziendale
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