Come scegliere il fondo interprofessionale adatto alla tua azienda
Indice
- Cos’è un fondo interprofessionale e perché è importante per la tua azienda
- Come scegliere il fondo interprofessionale giusto per la tua azienda
- I vantaggi di rivolgersi a Gility per la scelta del fondo interprofessionale
- Cosa considerare per il futuro: tendenze e opportunità della formazione finanziata
- Affidarsi a un partner competente per cogliere le opportunità
Brevissima panoramica del tema: introduciamo l'obiettivo dell'articolo: aiutare le aziende a scegliere il fondo interprofessionale giusto.
Qual è il fondo interprofessionale più adatto alla mia azienda? Quali sono i fattori da considerare? Come posso sfruttare al massimo i fondi senza perdermi nella burocrazia?
Come scegliere il fondo interprofessionale più adatto alla mia azienda? La scelta del fondo per aziende, sia per le PMI che per le grandi corporate, rappresenta un passaggio chiave per un uso efficace delle risorse destinate alla formazione continua.
In questo articolo, ti guidiamo nella selezione del fondo migliore per ottimizzare i vantaggi della formazione finanziata per far crescere la tua impresa, migliorando la competitività e riducendo i costi legati all’upskilling e reskilling.
Cos’è un fondo interprofessionale e perché è importante per la tua azienda
Dal 2003, in Italia, sono stati istituiti i Fondi Interprofessionali paritetici per la formazione continua, con l'obiettivo principale di finanziare la formazione dei lavoratori dipendenti. Questi fondi sono alimentati dallo 0,30% del monte retribuzioni, l'ammontare complessivo dei salari lordi corrisposti da un'azienda ai propri dipendenti in un anno.
Il contributo obbligatorio dello 0.30% viene accantonato in ogni caso dall’INPS. Se l'azienda non indica un Fondo di destinazione, l'importo dello 0.30% resta a disposizione dello Stato per altri scopi.
Ogni datore di lavoro ha la possibilità di scegliere liberamente a quale Fondo Interprofessionale destinare lo 0,30% del monte retribuzioni, attraverso il normale processo di gestione delle buste paga. Questa decisione è importantissima perché consente all'azienda di investire nella formazione dei propri dipendenti, sfruttando risorse che altrimenti resterebbero inutilizzate. Attualmente, in Italia, esistono 19 Fondi Interprofessionali attivi: 3 sono dedicati esclusivamente ai dirigenti come Fondirigenti e Fondir, mentre gli altri si occupano di supportare la formazione delle diverse categorie di lavoratori. Questa varietà di Fondi offre alle imprese un'ampia gamma di opzioni per finanziare percorsi formativi su misura, adattati alle specifiche esigenze del proprio personale.
Se vuoi scoprire come ottenere finanziamenti per i corsi di formazione della tua azienda puoi leggere il nostro articolo “Finanziamenti per corsi di formazione in azienda: come ottenerli”.
I vantaggi della formazione finanziata per aziende e PMI
Investire nella formazione finanziata offre alle aziende, una serie di vantaggi strategici. Uno dei principali benefici della formazione finanziata è la possibilità di garantire ai dipendenti un costante aggiornamento delle competenze, sia tecniche (hard skill) che trasversali (soft skill), senza gravare sul budget aziendale, perché un piano di formazione finanziata permette di ottenere il rimborso fino al 100% dell’investimento sostenuto.
Questo tipo di formazione permette al personale di fare upskilling e reskilling, acquisire nuove competenze e di perfezionare quelle già esistenti, migliorando l'efficienza e la produttività nel lungo termine.
Quando l'innovazione e la competitività sono fondamentali, la formazione finanziata consente alle PMI di restare al passo con i cambiamenti del mercato. Il risultato è una crescita aziendale più solida, dove il personale si sente valorizzato e motivato, portando a un aumento dell'impegno e delle prestazioni lavorative.
Non solo: dimostrando attenzione alla crescita dei dipendenti, l'azienda rafforza la fiducia interna e attrae e trattiene talenti (talent acquisition e talent retention) generando un circolo virtuoso di miglioramento continuo.
Come scegliere il fondo interprofessionale giusto per la tua azienda
Un Fondo Interprofessionale è un ente paritetico, in cui le rappresentanze delle imprese e dei lavoratori hanno pari dignità nelle scelte relative ai contributi da dare per la formazione professionale dei dipendenti.
I Fondi sono la principale fonte di contributi per questo scopo e raccolgono ormai quasi 10 milioni di lavoratori e circa 800 mila imprese.
In questi 21 anni di attività sono stati in grado di erogare più di mezzo miliardo di euro l’anno per la formazione e questo ha avuto riflessi importanti specie per le PMI, storicamente poco coinvolte fino ad allora in queste politiche.
Questo fa in modo che le PMI possano accrescere la professionalità delle loro risorse umane, con grandi vantaggi in termini di competitività sul mercato, nonché per quanto riguarda l’innovazione, la digitalizzate, la sostenibilità ambientale e l’ingresso sui mercati internazionali.
Da non trascurare anche la migliore marginalità derivante dall’abbattimento delle spese per la formazione del personale che ancora oggi rappresentano una quota importante dei costi aziendali.
A questo punto, i datori di lavoro – responsabili della scelta del Fondo Interprofessionale e del relativo versamento – possono valutare il fondo più adatto utilizzando diversi criteri.
La rappresentatività
Le aziende possono verificare le Parti Sociali che promuovono il Fondo (ad esempio, se l'azienda è associata a una specifica associazione datoriale) o prendere in considerazione il settore e la tipologia di impresa a cui il Fondo si rivolge.
Sebbene questa valutazione sia logica, Gility offre un supporto più approfondito per aiutare le aziende a comprendere quale Fondo sia realmente il più vantaggioso in termini di costi e tempi di accesso al contributo.
Le modalità di concertazione
Una caratteristica fondamentale dei Fondi Interprofessionali è la concertazione dei piani formativi. Infatti, la legge obbliga a presentare ai Fondi solamente piani concordati con le parti sindacali, anche esterne all’impresa. Questo, specie per le PMI, può rappresentare un problema.
Anche in questo caso, gli esperti di Gility sono a disposizione per aiutare a redigere piani compatibili con le esigenze di tutte le Parti Sociali.
Per fissare una consulenza dedicata, basta riservare una riunione a questo link.
La tipologia dell’offerta di contributi
A “Conto Formativo Aziendale” o ad avviso con graduatoria. Per le PMI è praticamente obbligatorio l’accesso ai contributi tramite la partecipazione agli Avvisi emessi dai Fondi. Infatti, il versamento dello 0,30% nelle PMI non consente di accumulare nei CFA risorse significative. Per questo motivo è importante un’ottima attività di rilievo dei fabbisogni e progettazione per concorrere al meglio ad entrare nelle graduatorie degli Avvisi.
Ovviamente alla scelta del Fondo è poi fortemente condizionata dai classici fattori finanziari, quali la quantità del contributo e la tempistica di ottenimento nonché dalla complessità delle azioni necessarie per la presentazione e gestione dei piani formativi.
Su tutto questo Gility assiste le PMI per facilitare al massimo la realizzazione dei piani finanziati.
Valutare le necessità formative aziendali
Fondi dipendenti
Fondo | Parti Sociali costituenti | Anno costituzione | Imprese | Lavoratori | Risorse fino al 2021 | Risorse del 2021 | Media gettito annuo |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Fondimpresa | Confindustria / Cgil; Cisl; Uil | 2003 | 136.554 | 4.409.638 | 4.602.716.288 | 290.569.744 | 255.706.460,44 |
Fonarcom | CIFA / Confsal | 2007 | 146.247 | 1.153.493 | 387.663.485 | 41.146.446 | 27.690.248,93 |
For.te | Confcommercio; Confetra / Cgil; Cisl; Uil | 2004 | 82.035 | 970.038 | 1.211.102.056 | 48.382.128 | 71.241.297,41 |
Formazienda | Sistema Commercio Impresa / Confsal | 2008 | 79.727 | 665.940 | 214.918.441 | 27.190.760 | 16.532.187,77 |
Fondo artigianato formaz. | Confartigianato; Cna; Casartigiani; Claai / Cgil; Cisl; Uil; | 2004 | 94.976 | 459.967 | 478.259.947 | 21.264.416 | 28.132.938,06 |
Fon.coop | A.G.C.I.; Confcooperative; Legacoop / Cgil; Cisl.; Uil | 2003 | 12.183 | 447.627 | 417.927.323 | 26.806.676 | 23.218.184,61 |
Fonditalia | Federterziario / UGL | 2009 | 56.692 | 359.737 | 113.920.337 | 12.720.421 | 9.493.361,42 |
Fon.ter | Confesercenti / Cgil; Cisl; Uil | 2004 | 23.734 | 242.204 | 232.544.944 | 9.624.308 | 13.679.114,35 |
Fondo banche assicurazioni | Abi; Ania / Cgil; Cisl; Uil | 2006 | 936 | 240.326 | 564.613.997 | 40.171.855 | 37.640.933,13 |
Fondo formazione Pmi | Confapi / Cgil; Cisl; Uil | 2004 | 20.796 | 220.271 | 307.371.845 | 10.260.864 | 18.080.696,76 |
Fondo formazione S.P.I. | Confservizi (Asstra-Federambiente-Federutility); / CGIL – CISL - UIL | 2009 | 4.046 | 163.495 | 104.018.068 | 10.818.062 | 8.668.172,33 |
Fondoprofessioni | Consilp; Confprofessioni; Confedertecnica; Cipa / Cgil; Cisl; Uil | 2006 | 34.951 | 136.785 | 107.455.945 | 5.784.467 | 7.163.729,67 |
Fondolavoro | UNSIC Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori / UGL | 2013 | 20.616 | 125.096 | 12.456.713 | 3.122.199 | 1.557.089,13 |
Fond.e.r. | Agidae / Cgil; Cisl; Uil | 2005 | 8.121 | 115.531 | 76.052.811 | 4.858.707 | 4.753.300,69 |
Fondo conoscenza | Confterziario / CIU; Conflavoratori | 2015 | 11.805 | 91.760 | 5.767.899 | 2.037.057 | 961.316,50 |
For.agri (mancano op.agricoli) | Confagricoltura; Coldiretti; CIA /CGIL; CISL; UIL; Confederdia | 2008 | 3.293 | 28.513 | 67.262.043 | 6.507.057 | 5.174.003,31 |
Totale fondi dipendenti | 736.712 | 9.830.421 | 8.904.052.142 | 561.265.167 | 529.693.035 |
Fondi dirigenti
Fondo | Parti Sociali costituenti | Anno costituzione | Imprese | Risorse fino al 2021 | Risorse del 2021 | Media gettito annuo |
---|---|---|---|---|---|---|
Fondirigenti | Confindustria / Federmamager | 2003 | 13.164 | 419.316.561 | 22.335.299 | 23.295.364,50 |
Fondir | Confcommercio; Abi; Ania; Confetra / Fendac; Federdirigenticredito; Sinfub; Fidia | 2004 | 4.005 | 146.477.247 | 7.667.333 | 8.616.308,65 |
Fondo Dirigenti PMI | Confapi / Federmanager | 2004 | 398 | 6.368.054 | 104.927 | 374.591,41 |
Totale fondi dirigenti | 17.567 | 572.161.862 | 30.107.559 | 32.286.265 |
...
Come si vede in tabella attualmente operano sul mercato 19 Fondi Interprofessionali. Dei 19 Fondi in attività, 11 sono promossi da Cgil, Cisl e Uil, 2 da Confsal, 2 da Ugl e 1 da Ciu, mentre 3 sono riservati ai dirigenti. Di seguito proponiamo una rassegna dei principali Fondi dedicati alla formazione dei lavoratori dipendenti.
Fondimpresa è stato costituito a seguito dell’accordo nazionale firmato da Confindustria (Confederazione Generale dell’Industria Italiana), Cgil, Cisl e Uil ed è stato autorizzato a operare con Decreto del 28 novembre 2002. Fondimpresa è oggi il Fondo che conta il maggior numero di imprese aderenti. Riceve circa il 50% dei versamenti annui complessivi effettuati dalle aziende iscritte ai Fondi e opera attraverso tre canali di finanziamento a disposizione delle aziende aderenti: Conto Formazione, Conto di Sistema e Contributo Aggiuntivo.
For.Te. Fondo per la formazione continua nel terziario, è stato costituito a seguito dell’accordo firmato nel 2001 da Confcommercio (Confederazione Generale Italiana del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Pmi), Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) e da Cgil, Cisl e Uil. Il Fondo è stato autorizzato a operare con decreto del 31 ottobre 2002. I principali strumenti sono gli Avvisi ed il Conto formativo Aziendale.
Fonarcom. Costituito nel 2005 da CIFA (Confederazione Italiana delle Federazioni Autonome) e Confsal (Confederazione Generale dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori), Fonarcom (Fondo per la formazione continua nel comparto del terziario, dell’artigianato e delle piccole e medie imprese) è stato autorizzato a operare dal Ministero del Lavoro con Decreto Ministeriale del 6 marzo 2006. Fonarcom finanzia piani formativi su misura delle esigenze dei lavoratori e delle imprese italiane, attraverso strumenti quali: Conti Formazione (Conto Formazione Aziendale, Conto Formazione Aggregato Chiuso, Conto Formazione di Rete SDI) e Avvisi (per Sistemi di Imprese, Generale, Voucher, Tematici e anche per Dirigenti).
Fon.coop (Fondo per la formazione continua nelle imprese cooperative) è stato costituito a seguito dell’accordo nazionale firmato da Agci (Associazione Generale Cooperative Italiane), Cci (Confederazione Cooperative Italiane), Legacoop (Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue), e Cgil, Cisl e Uil. Nato nel 2001, il Fondo è stato autorizzato a operare dal Ministero del Lavoro con Decreto del 10 maggio 2002. Fon.Coop offre due canali di accesso alle risorse: il Conto Formativo, ideato per le grandi e medie imprese, e il Fondo di Rotazione, canale per Pmi e microimprese che opera con Avvisi pubblici.
Fon.Ter, costituito nel 2002 a seguito dell’accordo nazionale firmato da Confesercenti (Confederazione Italiana Esercenti Commercio, Turismo e Servizi) e Cgil, Cisl e Uil, Fon.Ter (Fondo per la Formazione Continua del Terziario) è stato autorizzato a operare con Decreto del 24 febbraio 2003.
Fondo Artigianato Formazione. Fondartigianato (Fondo per la formazione continua nelle imprese artigiane) è stato costituito a seguito dell’accordo nazionale firmato da Confartigianato (Confederazione Generale dell’Artigianato e delle Imprese), Cna (Confederazione Nazionale Artigianato e della Piccola e Media Impresa), Casartigiani (Confederazione Autonoma Sindacati Artigiani), Claai (Confederazione delle Libere Associazioni Artigiane Italiane), e da Cgil, Cisl e Uil. Il Fondo è stato autorizzato a operare con Decreto del 31 ottobre 2001.
Fondo Banche assicurazioni è stato costituito a seguito dell’accordo nazionale firmato da: Abi (Associazione Bancaria Italiana), Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), e Cgil Cisl e Uil. Il Fondo è stato autorizzato a operare con decreto del 16 aprile 2008. Al Fondo, che fornisce la formazione continua dei dipendenti delle imprese operanti nei settori del credito e delle assicurazioni, aderiscono esclusivamente banche e assicurazioni.
Fondo Formazione Servizi Pubblici Industriali - Fonservizi è stato costituito a seguito dell’accordo nazionale firmato da Confservizi Asstra, Federambiente, Federutility e Cgil, Cisl e Uil ed è stato autorizzato a operare con Decreto del 15 settembre 2010.
Gility è comunque in grado di operare con qualsiasi altro Fondo Interprofessionale che, insieme all’azienda, sia ritenuto più adatto alle esigenze formative.
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I vantaggi di rivolgersi a Gility per la scelta del fondo interprofessionale
Affidarsi a Gility per la formazione finanziata significa avere al fianco un partner esperto e consulenti con esperienza pluriennale nella gestione di Fondi Interprofessionali.
Grazie alla nostra consulenza per la scelta del fondo interprofessionale, liberiamo le aziende dalla complessità burocratica, offrendo l’esperienza dei nostri esperti sempre al tuo fianco.
Con Gility, potrai contare su un supporto completo per la gestione di fornitori, corsi e docenti, garantendo piani formativi su misura. Il nostro supporto per la formazione è pensato per massimizzare i benefici dei fondi disponibili e adattandosi alle reali necessità della tua impresa. Richiedi una consulenza gratuita e scopri come ottimizzare le risorse e migliorare le competenze del tuo team con soluzioni personalizzate.
Cosa considerare per il futuro: tendenze e opportunità della formazione finanziata
Il campo è in continua evoluzione. Una delle novità più significative introdotte dal decreto ministeriale del 9 luglio 2024 è l'attribuzione, per la prima volta, ai Fondi Interprofessionali del ruolo di enti titolati per la certificazione delle competenze. Questo segna un passo importante verso una politica che mira a rendere obbligatoria la certificazione delle competenze acquisite tramite i corsi formativi finanziati.
Un altro cambiamento rilevante riguarda l'espansione dell’e-learning, in particolare quello asincrono, in cui i lavoratori seguono percorsi di apprendimento autonomo, con l’eventuale supporto di tutor. Questa modalità FAD, che ha superato le storiche resistenze burocratiche, è ora sempre più riconosciuta dai Fondi Interprofessionali, aprendo nuove opportunità per le imprese e per i discenti che in questo modo possono programmare lo studio in base alle proprie priorità.
Inoltre, nel 2024 è prevista l'attivazione di un nuovo sportello presso il Ministero del Lavoro per il Fondo Nuove Competenze, che opererà ancora una volta in sinergia con i Fondi Interprofessionali.
Questo garantirà alle imprese una doppia copertura: i costi della docenza saranno finanziati dai Fondi Interprofessionali, mentre i costi del personale in formazione saranno coperti dal Fondo Nuove Competenze. Un'opportunità strategica per le aziende che desiderano formare i propri dipendenti senza gravare sul bilancio.
Affidarsi a un partner competente per cogliere le opportunità
Gility si pone al fianco delle imprese, offrendo supporto completo per sfruttare al meglio le opportunità della formazione finanziata. Grazie alla professionalità ed esperienza pluriennale del suo team di consulenti e all'utilizzo di tecnologie avanzate per l'apprendimento, Gility è in grado di garantire un servizio. In particolare, Gility può:
Assistere l'azienda nella scelta del Fondo Interprofessionale più adatto alle proprie esigenze
Individuare i fabbisogni formativi e progettare i piani formativi su misura, completamente personalizzati, da presentare al Fondo per l'ottenimento del contributo
Gestire l'erogazione dei piani formativi secondo le modalità più adatte all’azienda (FAD asincrona e sincrona, formazione in presenza)
Curare la rendicontazione amministrativa presso il Fondo
Monitorare e valutare le competenze acquisite dai partecipanti, garantendo un percorso formativo efficace e completo e misurandone il rendimento (Learning ROI).
Scegliere Gility significa affidarsi a un partner esperto, capace di trasformare la formazione finanziata in uno strumento concreto di crescita e competitività per l'azienda.
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