La formazione, raccontata da chi la fa in azienda: intervista a Lucia Landi di Bper Banca

Inauguriamo oggi Learning Leaders, la nostra nuova rubrica: uno spazio di dialogo dedicato alle voci più influenti delle risorse umane e della formazione nel contesto italiano per analizzare i trend emergenti, gli approcci aziendali e le innovazioni che stanno plasmando il Learning & Development nelle aziende.

E lo facciamo bene, ospitando un'ospite d'eccezione: Lucia Landi, Head of Learning, Development and Talent in BPER Banca.

Con un background accademico in Giurisprudenza e Filosofia-Etica ed Estetica e un Master in Diritto del Lavoro, Lucia Landi ha perseguito una carriera nelle risorse umane con ruoli in Unicredit, Cassa di Risparmio di Cento e ora, Bper Banca, dove è focalizzata sulla formazione e dello sviluppo dei talenti.

Attraverso il suo sguardo abbiamo esplorato l'evoluzione della formazione digitale, la crucialità del lifelong learning nelle organizzazioni e le strategie più efficaci per l'attraction e la retention dei talenti.

Buona lettura!

Negli ultimi anni la formazione aziendale è andata incontro ad una vera e propria rivoluzione: dalla formazione d'aula face-to-face, spesso frontale, si sta passando con successo all'utilizzo di modalità e strumenti digitali interattivi, disponibili on demand e su mobile.

L'era in cui viviamo è digitale: il cambiamento è così rapido da richiedere azioni tempestive per rimanere al passo con i tempi e mantenere la propria organizzazione competitiva e di successo. Il nocciolo della questione è sempre lo stesso, anche in ambito formativo: non basta aspettare il manifestarsi di nuove esigenze per rispondervi, bisogna essere in grado di anticiparle.

È necessario rendere la formazione innovativa, maggiormente fruibile e capace di trasferire stili manageriali, competenze tecniche e soft skill, cogliendo tutte le opportunità generate dal digitale.

A dispetto di quanto si possa comunemente pensare, Digital Learning non è sinonimo di e-Learning. Il primo concetto, infatti, incorpora e va ben oltre il secondo. Con il termine Digital Learning si indica una piattaforma integrata di canali e strumenti a supporto dei programmi di formazione – dai webinar ai social network, dalle applicazioni mobile per la formazione a iniziative di gamification – che permettono di formare in maniera più efficace le persone, utilizzando i mezzi più adeguati alla fruizione dei contenuti.

Più nello specifico, per quanto riguarda le modalità, può essere fruito in modalità sincrona o asincrona e implementato, di volta in volta, in modi diversi in base alle esigenze aziendali: vis-à-vis, da remoto o direttamente sul posto di lavoro.

Parliamo di lifelong learning: come orchestrarlo al meglio nelle organizzazioni? 

Nello scenario odierno, l'aggiornamento continuo è una necessità: infatti, si parla sempre più di life long learning. In questo contesto, risulta indispensabile disporre di forme di formazione flessibili e fruibili secondo modalità compatibili con le esigenze lavorative.

Adottando un Learning Management System (LMS) le aziende possono dare modo ai dipendenti di aggiornare costantemente le conoscenze e competenze (hard e soft skills). Come? Creando e mettendo a disposizione diversi titoli di corsi e percorsi formativi necessari per affrontare le sfide del mercato di riferimento.

È necessario puntare sull’”apprendimento lungo il flusso di lavoro”, dove le parole d'ordine sono personalizzazione, feedback in tempo reale, gamification, e misurabilità.

Per garantire la distribuzione dei corsi online, l’iscrizione e il tracciamento delle attività degli utenti, si utilizzano le piattaforme di Learning Management System (LMS).

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A livello statistico il 40% dei lavoratori a livello mondiale è intenzionato a cambiare lavoro nei prossimi 6 mesi, per questo motivo oggi attrarre e trattenere i talenti è per le aziende una sfida senza precedenti. In questo contesto, la formazione aziendale assume un ruolo decisivo per la soddisfazione e la produttività dei propri collaboratori e, di conseguenza, per il business. 

Uno dei fattori scatenanti del fenomeno delle “Grandi Dimissioni” è indubbiamente la mancanza di coinvolgimento dei dipendenti e che ritengo sia collegata alle strategie di Learning and Development all’interno delle imprese. "Questo porta ad un aumento delle prestazioni, della produttività e del coinvolgimento e aiuta a promuovere lo sviluppo professionale dei dipendenti, consentendo loro di ampliare le proprie conoscenze attraverso contenuti divertenti, leggeri ma non per questo meno incisivi o efficaci. Un aspetto essenziale per le aziende di oggi.”

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