Learning purpose in azienda: la parola ad Anna Carollo di Haier Europe
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Proseguiamo la nostra rubrica Learning Leaders, la serie di interviste dedicate ai professionisti più influenti nel campo delle risorse umane e della formazione aziendale in Italia. Oggi siamo onorati di conversare con Anna Carollo, attualmente Group Learning Manager presso Haier Europe, su temi di cruciale importanza, come la motivazione e l'ingaggio dei dipendenti nelle attività formative e molto altro.
Con un curriculum professionale a tutto tondo che annovera ruoli nella formazione come Learning & Culture Manager in Mazars e Senior Learning & Development Specialist in BIP e nel recruiting in Desigual e Avon, Anna Carollo incarna la competenza e l'esperienza che si richiedono per affrontare le sfide presenti nell’ambito del L&D.
I cambiamenti radicali degli ultimi anni hanno infatti innescato una profonda riflessione sul tema e questo dialogo ci aiuta ad approfondire le sfide e le opportunità della formazione aziendale per gettare luce sul futuro del settore.
Buona lettura!
Quali sono le sfide e le tendenze emergenti nel Learning & Development, e come queste influenzano la vostra strategia?
Il periodo post-covid ci ha spinto a ripensare non solo il modo in cui far fruire la formazione ma la sua stessa strutturazione in termini di contenuto. I processi di apprendimento hanno subito una brusca accelerazione che ha rivoluzionato totalmente la velocità e le modalità di fruizione e di comprensione da parte dei discenti, dove il just in time e la formazione elearning on demand sono diventate le parole chiave. Il digitale si è evoluto nel più ampio mondo dell’edutech, dove le tecnologie digitali sono al cuore dell’esperienza di apprendimento, migliorandone l’efficacia.
L’avvento dell’AI generativa nei processi formativi, sempre più pervasivo e centrale nel mondo L&D, si focalizza proprio sull’interazione dei partecipanti con la formazione e ponendoli dinanzi a un terzo elemento, che stimola in modo del tutto nuovo la loro interazione e reazione intellettiva.
Come promuovi la cultura dell'apprendimento continuo tra i dipendenti?
Promuovere oggi la cultura dell’apprendimento richiede un approccio rinnovato. È essenziale stimolare l'imprenditorialità dell’apprendimento dei discenti, che diventano co-piloti dell'edtech, ovvero dell’apprendimento supportato dalle tecnologie digitali. Questo è indispensabile per superare le barriere psicologiche che rallentano l'attività formativa come tempo, risorse, interesse.
Il concetto di imprenditorialità dell’apprendimento è al cuore della filosofia RenDanHeYi di Haier Europe. RenDanHeYi è un termine coniato dal CEO di Haier Zhang Ruimin, crasi di tre concetti: Ren, persone, Dan, ordine ed HeYi, combinazione.
Il modello organizzativo RenDanHeYi pone al centro la leadership individuale e il libero apporto di idee e creatività per innovare il business, tutte caratteristiche che incarnano quelle delle tecnologie digitali come l'AI, che in questo senso si può dire abilitante dei nostri valori.
I processi di reskilling, upskilling utilizzando intelligenza artificiale, microlearning o nanolearning sono quindi parte della soluzione, la cui efficacia dipende dalla creazione del giusto mindest, attitudine e engagement dei discenti.
È fondamentale coinvolgere gli stessi fruitori (i discenti, il business) nella definizione delle esperienze formative, per allineare le soluzioni alle loro necessità professionali ma soprattutto con le learning inner motivation, alla generazione del proprio purpose, che spingono i partecipanti ad un atteggiamento proattivo e intenzionale.
In questo senso l’edtech dovrà essere un catalizzatore di un ecosistema formativo dove la creazione dei contenuti da parte degli utenti, il collaborative learning e il co-design dell'offerta formativa sono centrali.
Quali consigli daresti a un’azienda che volesse migliorare le proprie attività di formazione?
Le aziende devono andare verso una nuova conformazione in cui garantire la costruzione di questo learning ecosystem in cui modalità di apprendimento, esperienzialità e digitale si integrano e si bilanciano, a beneficio dello sviluppo delle competenze personali professionali dei dipendenti, mettendo al centro il purpose.
Integrare metodologie come il coaching, che lavorano anche sulle capacità di relazione e migliorare la partecipazione e il contributo individuale agli obiettivi organizzativi
Il tutto in connessione con un efficace LMS che garantisca anche la misurazione numerica del ROI delle iniziative, oltre a creare il giusto ambiente di ingaggio per chi fruisce della formazione.
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